LA BEFANA
Geremia Barsottini
"Dormi, bambina. - Questa è la
notte
che la Befana dalle sue grotte
esce, e recando paste e confetti
va per i tetti
Adagio, adagio, pianin pianino
mette l'orecchio presso il camino,
e se fan chiasso, se alcun si muove,
cammina altrove.
Ed alle bimbe per far dispetto,
che cattivelle non vanno a letto,
ed ai bambini che non son buoni.
getta carboni.
Ma se, ascoltando, placidamente
sente dormire tutta la gente,
allor con arte che ti sorprende
giù in casa scende.
E leva fuori dal suo fardello
quanto ha di buono, quanto ha di bello;
bambole e fiori, chicche e trastulli
per i fanciulli
Dormi, bambina, se dormirai
quando ti desti t'allegrerai.
Bella la sorte di domattina!
Dormi, bambina!
Dormi, mia cara bianca e vermiglia...
E qui la mamma baciò la figlia
che alla novella tanto gradita
s'era addormita.
E già volava per lieto calle
sognando angeli, fiori e farfalle,
e ricambiava cogli angioletti
paste e confetti. |