La luna e il viandante
Angiolo Silvio Novaro
(da "Piccolo Orfeo", Milano, Treves)
La luna, chiara com'acqua di vena
salita in solitudine serena
ride al viandante un riso di sirena
e pè casti silenzi l'accompagna.
Con un suo filo d'oro lo conduce,
gli rileva un profilo di montagna,
un rosaio, un ruscello che traluce,
e il cammino gli semina di luce.
Lungo le trite e polverose strade,
contornate di sassi, d'erbe rade,
gli bagna il cuore d'una grazia lenta
e di memorie e nostalgie lo invade:
e il bastone e i pensieri gl'inargenta,
a nuovi sogni e lacrime lo induce,
gli rende un'ombra che il destino ha spenta
e in un letto fiorito lo addormenta.
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