RACCONTI

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La tazzettina della Madonna

Manfredo Vanni

(da "La giornata d'oro, Signorelli, Milano)

Chi è che non conosce quel fiore bianco delle siepi a primavera, che si chiama "campanella" ?
In più d'un luogo, il popolo chiama quel fiore la tazzetta della Madonna. E c'è anche il suo perché, state attenti, e sentite una graziosa novellina.
Certo giorno, un barocciaio a gran fatica mandava su, per una via erta e sassosa, il suo pesante carico di vino.
I suoi poveri muli non ne potevano più, e non valevano nè voci, nè grida, nè qualche frustata che il padrone non risparmiava.
Su, su, su; ecco che non ne possono davvero più, i muli; e il barocciaio, bisogna che si fermi, e corra a mettere un sasso dietro le ruote, per non ripiombare giù in fondo della scesa, e scapicollarsi lui e le povere bestie.
E così, sudato e affannato, si sedette su un grosso mucchio di breccia a sospirare. Pensava alla famigliola lontana che lo avrebbe aspettato chi sa con quale ansia,  e al temporale vicino, ché il cielo era tutto nuvoloso e pieno di lampi.
E già annottava.
In questo mentre si vede dinanzi una bella figura di donna che gli chiede di bere:
- Sono tanto affaticata, e ho una gran sete. Aiutami, buon uomo! la Madonna ti rimeriterà. -
Il povero uomo non pensò più ai casi suoi; ma, tutto disposto ad aiutare chi gli chiedeva aiuto, rispose amorosamente col suo cuore semplice e d'oro di popolano:

- volentieri, ma non ho bicchiere! -
La donna bella, in quella luce di crepuscolo, appariva sempre più bella e, nella faccia, splendente tanto che il barocciaio, dal barbaglio, non la poteva fissare. A quelle parole, si volse verso la siepe, e si chinò a cogliere una campanella e la porse a quell'uomo.
E questo dal primo barile vi versò dal cocchiume, che gemeva, le poche  gocce che bastavano a riempire il calice di quel fiore.
E la donna che, in quella luce di crepuscolo, appariva sempre più bella e nella faccia sempre più splendente, disse a voce lenta e soave:
- Ora puoi ritornare a casa dai tuoi, che tti aspettano!.-
A queste parole i muli ripresero da loro stessi la strada erta e sassosa, e non ci fu bisogno del minimo aiuto da parte del barocciaio.
- Ah, la Madonna! - gridò questo, inginocchiandosi. Ma la bella apparizione si era dileguata.
Da quel giorno, la graziosa e bianca campanella delle siepi si chiamò, e in molti luoghi si chiama tuttora: la tazzetta della Madonna

 

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