1000 DOMANDE : IN CAMPAGNA

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Aurora e Giovanni sono in campagna. Vicino alla casa degli zii, che li ospitano, c'è una fattoria e loro sono sempre lì a curiosare.
Ci sono sempre tante cose belle e divertenti da osservare e c'è anche sempre qualche cosa da imparare. I due fratellini si aggirano per la fattoria e a turno scoprono sempre delle novità.
Per esempio oggi sono nati i pulcini e Giovanni è il primo ad accorgersene.

"Come nascono i pulcini?" Chiede Giovanni al fattore
"Nascono, come tutti gli uccelli, da un uovo".
"Allora anch'io potrei far nascere un pulcino a casa mia se mi facessi dare un uovo dalla mamma?"
"Beh, non proprio. Ci vuole la CHIOCCIA cioè una gallina che abbia voglia di starsene per 21 giorni buona e tranquilla seduta sulle sue uova. Ogni giorno mamma chioccia, con le zampe, gira le uova perché si scaldino bene da tutte le parti. Non le abbandona mai, solo una volta al giorno si alza qualche momento per mangiare e poi torna a covare".
"Come fa il pulcino a uscire dall'uovo?"
"Pian pianino, la parte gialla dell'uovo si trasforma in pulcino. Quando è pronto, tic tic, con il suo beccuccio, il pulcino rompe il guscio ed eccolo fuori!"
"Mangia tutta la parte bianca"
"Quella che nell'uovo al tegamino sta intorno al giallo?"
"Proprio quella. Però dovete imparare a chiamare le cose con il loro giusto nome. Il bianco dell'uovo viene detto ALBUME e il giallo TUORLO".

Aurora ora è attratta da mamma micia che se sta tutta tranquilla sdraiata al sole sull'aia. E' proprio una bella micia!
"Perché le gatte hanno quelle puntine rosa sulla pancia?"
"Perché le gatte, come tutti gli animali detti MAMMIFERI, hanno le mammelle cioè quelle puntine rosa che tu vedi sulla loro pancia. Quando a mamma gatta nascono i micini le si forma il latte che i micini succhiano per poter diventare grandi alla svelta"
"Ma è vero che i micini nascono ciechi?"
"I micini nascono con gli occhietti chiusi e li aprono solo quando hanno circa 10 giorni"
"Come fanno i gatti a graffiare se non hanno le unghie?"
"Non è proprio giusto perché i gatti hanno le unghie. Solo che non si vedono perché sono unghie RETRATTILI  cioè stanno nascoste nella zampina ed il gatto le tira fuori solo quando ha bisogno di usarle"

Intanto Giovanni si è avvicinato alla stalla dove la mucca mangia lentamente l'erba che lui stesso gli ha appena posti dinanzi.
"Anche la mucca è un mammifero?"
"Si. Quando nasce il suo piccolo, cioè il VITELLO, è a lui che la mucca dà il suo latte. Quando, diventando più grande, anche il vitello comincia a mangiare l'erba, il latte della mucca viene munto per essere usato da noi. Il latte è un alimento molto importante per gli uomini".
"Quanto latte viene munto ogni giorno ad una mucca?"
"La mucca ogni giorno fa tanto latte quanto basta per riempirne circa venti bottiglie da un litro: tante bottiglie quante sono le dita delle vostre quattro mani messe insieme. Circa venti litri ed anche più. Con il latte, poi, si può fare..."
"... Il BURRO, il FORMAGGIO..."
"E' proprio così. Vediamo ora se mi sapete dire che cosa significa ruminante"
"NO, non lo sappiamo. Spiegacelo per favore"
"La mucca è un ruminante e vuol dire che si tratta di un animale molto mangione. Quando la mucca mangia inghiotte l'erba o il fieno senza neppure masticarlo. Tutto il cibo va a finire in una sacca dentro al suo corpo che si chiama appunto RUMINE. Quando poi ha finito di mangiare, la mucca se ne sta tranquilla  al suo posticino, nella stalla e rumina, cioè fa ritornare il cibo in bocca, e incomincia a masticare bene per poi inghiottire tutto e mandarlo nello stomaco"
"Guardate i maiali. E' vero che ai maiali piace molto la sporcizia?"
"No! Non è vero. Se il maiale è tenuto bene dal proprio padrone non è un animale più sporco degli altri. E' un animale goloso e lo alleviamo perchè diventi bello grosso per poi poter ricavare tante buone cose che anche a voi bambini piacciono tanto"
"Che cosa?"
"Le SALSICCE, il SALAME, il PROSCIUTTO ed anche la carne da consumare fresca. Poi si ricava anche una cosa che voi neppure immaginate"
"Che cosa?"
"Con i peli del maiale si fanno le spazzole"
"Oh, ecco l'asinello!"
"Adesso vi faccio io una domanda: lo sapete che cosa sono il mulo e il bardotto?"
"No"
"Il mulo è un animale che ha per papà un asino e per mamma una cavalla mentre il bardotto è figlio di un papà cavallo e di una mamma asina. Entrambi non si possono riprodurre poichè sono degli animali IBRIDI, cioè incroci tra diverse razze"
"E a chi assomiglia il bardotto?"
"Assomiglia ad un mulo, ma è un po' più piccolo. Tutti e due questi animali sono fortissimi e capaci di trasportare carichi pesantissimi. In tempo di guerra sono stati d'aiuto agli alpini perché li aiutavano a trainare su per le montagne munizioni e armi anche tanto pesanti come i cannoni".
"Come mai si vedono così pochi cavalli in campagna?"
"Perché oramai i lavori di campagna, che una volta erano fatti con l'aiuto dei cavalli e dei buoi, vengono eseguiti con le macchine. A proposito avete visto quante belle macchine abbiamo qui, in questa fattoria? Venite, ve le farò vedere ad una ad una. Questo è il TRATTORE, macchina che ha sostituito il cavallo o il bue. Il trattore ci aiuta a tirare l'ARATRO"
"Che cosa si fa con l'aratro?"
"Le sue punte taglienti, il VOMERE, penetrano nel terreno, lo smuovono, lo rivoltano, lo rendono morbido e pronto ad accogliere i semi dai quali nasceranno le piantine nuove. Quest'altra macchina piena di denti è un ERPICE e serve per ripulire e pareggiare la terra già lavorata. La SEMINATRICE serve per seminare mentre la MIETITRICE taglia il grano del campo e toglie i granelli dalla spiga"
"Perché si tolgono i granelli della spiga?"

 

 

 

 


"Questa è una spiga di grano. Vi racconterò la sua storia, così capirete il perché.
L'anno scorso al posto di questa spiga c'era un granellino di frumento come questi che formano la spiga e che ha uno strano nome : CARIOSSIDE.
Questo granellino stava insieme a moltissimi altri uguali a lui, in un sacco. Tutti i granellini erano stati accuratamente scelti perché avessero la giusta grossezza e fossero tutti buoni per la semina. Erano inoltre stati curati con polveri speciali perché non si ammalassero".
"Perché? Anche i semi possono ammalarsi?"
"Certo e se si ammalano fanno nascere piante malate. Un bel giorno il nostro granellino è stato messo in una seminatrice e seminato nel campo ben arato. Il nostro chicco si è trovato tutto solo, esposto su una grossa zolla di terra, minacciato da corvi e passeri che avrebbero potuto mangiarselo.
Per proteggerlo è stato ricoperto con la terra. Sotto terra il granellino ha trovato di che nutrirsi, ma noi, per farlo crescere ancora più forte e robusto, abbiamo concimato la terra cioè abbiamo restituito alla terra quei sali minerali che le pianticelle dell'anno prima avevano mangiato. Il granellino intanto emetteva delle piccole radici e, poi, è spuntato un germoglio verde tenero, con una seconda serie di radici. A questo punto un nuovo pericolo insidiava la nostra  pianticella: le oche selvatiche che ne sono ghiottissime. 
Noi abbiamo messo nel campo degli spaventapasseri salvando così le nuove pianticelle perché le oche, impaurite, non hanno osato avvicinarsi. Le pianticelle sono così cresciute, sono diventate alte quasi come voi, mentre dentro ad una guaina di foglie si andava formando la spiga.
Ad un certo momento la guaina si è aperta e la spiga è apparsa bella verde come tutta la pianta. Il sole di maggio e giugno l'hanno fatta maturare insieme a tutte le altre spighe e quando tutte le spighe sono arrivate al giusto color oro, le abbiamo tagliate. Questo lavoro oggi noi lo facciamo con le macchine, ma in molti luoghi lo si fa ancora con un arnese a mano che si chiama falcetto".
"E che cosa avviene delle spighe tagliate?"
"Si trebbiano cioè si staccano tutti i granellini dalla paglia. La paglia la usiamo per gli animali mentre i granellini, macinati, diventano..."
"... FARINA"
"E con la farina che cosa si fa?"
"IL PANE"
"I DOLCI"
"Gli SPAGHETTI e tutte le paste che vediamo nei negozi e poi tante altre cose buone"
"Ma continuiamo. Questa è una PANNOCCHIA cioè la spiga del granoturco la quale ha una storia più o meno simile a quella della spiga del grano. Questo prodotto, però, serve soprattutto come mangime per i polli. Macinato diventa farina gialla con la quale si fa la POLENTA. Il granoturco viene poi anche impiegato per qualche cosa che a voi bambini piace molto"
"Che cosa?"
"Il granoturco, fatto scoppiare in speciali macchine, dà il 'pop-corn'. Popcorn vuole infatti dire proprio grano scoppiato. Ora venite con me: andiamo a portare il granoturco alle galline".

Nel pollaio Aurora e Giovanni vedono un bellissimo pavone.
"Che bel pavone! Come mai un uccello così bello sta tra le galline?"
"Come voi sapete gli animali si raggruppano in famiglie ed il bellissimo pavone appartiene proprio alla famiglia dei galli, delle galline, delle faraone, dei tacchini. Sono tutti dei GALLINACEI cioè animali che nascono da un uovo, come vi ho spiegato prima. Se li guardate attentamente noterete come si assomigliano tra di loro".
"Però il gallo è diverso dalla gallina e il tacchino dalla tacchina. Perché?"
"Di solito nel mondo animale, il maschio è sempre più bello della femmina. Il gallo, ad esempio, è più grande della gallina, ha una bella coda ricurva  e variopinta, la CRESTA ed i BARGIGLI che adornano la sua testa sono più lunghi e grossi. Vuol proprio fare colpo sulle femmine! Sul dietro delle zampe, il gallo ha poi gli SPERONI"
"Perché le zampe dei polli hanno quella forma strana?"
"Perché sono adatte per razzolare cioè grattare il terreno alla ricerca di insetti di cui questi volatili sono ghiotti"
"Perché le zampe delle anatre e delle oche hanno una pelle tra dito e dito?"
"Perché anatre ed oche sono grandi nuotatrici. Se avessero delle zampe come quelle delle galline la spinta che ne risulterebbe nuotando sarebbe ben leggera. Provate a mettere una mano aperta in acqua ed a spingere: la mano si muove con facilità. Provate ora a chiuderla ben bene e spingete: fate più fatica, ma sviluppate più forza e se steste nuotando andreste più in fretta. La pelle tra dito e dito delle anatre serve appunto a questo: serve a sviluppare più forza. Oh eccone due che escono dallo stagno, mentre le altre continuano a nuotare"
"Che carine! Perché le anatre quando escono dall'acqua non sembrano bagnate?"
"Perché infatti non lo sono. Le piume delle anatre sono ricoperte da uno strato di grasso speciale che le rende impermeabili, come le vostre mantelline da pioggia. L'acqua le tocca, ma non penetra attraverso le loro penne e così restano all'asciutto"
"Che becco curioso hanno!"
"E' un becco adatto alle cose che loro mangiano e per la ricerca di vermetti nel fango degli stagni. Le anatre sono pescatrici subacquee. Guardate là, eccone una che si spinge sott'acqua alla ricerca di un buon bocconcino.
Ora volete vedere la mia cantina? Eccola, vedete quante botti? Sono piene di buon vino fatto con le uve dei nostri vigneti. Volete assaggiarlo?"
"Veramente la mamma dice che i bambini non debbono bere il vino"
La mamma ha ragion perché il fisico dei bambini non è ancora sufficientemente forte come quello dei grandi per sopportare l'alcool del vino. Nemmeno i grandi devono esagerare con il vino perché berne troppo fa male anche a loro. Ma io ve ne farò assaggiare un piccolissimo sorso che non potrà farvi male. Ecco, bevete. Che ve ne pare?"
"Mmmm... buono!"
"E' veramente delizioso!"
"Lo sapete che anche il vino ha una bella e lunga storia?"
"Ce la racconti?"
"Nei vigneti ci sono tante piante, dette VITI sulle quali crescono e poi maturano i bei grappoli d'uva. In una allegra giornata d'autunno si VENDEMMIA cioè si raccoglie l'uva e la si mette in grandi TINI come questi. Poi l'uva viene pigiata cioè schiacciata per estrarne il succo o MOSTO. Questo lavoro un tempo lo si faceva saltando sopra l'uva a piedi nudi. Oggi invece ci sono delle macchine costruite apposta per la pigiatura.
Dall'uva dunque, si ottiene il mosto. Il mosto lo si lascia fermentare di modo che lo zucchero che l'uva contiene (voi sapete che in tutti i frutti c'è dello zucchero) si trasformi in alcool. Quando ci sembra che il vino sia pronto lo imbottigliamo. A questo punto il vino può essere bevuto. Se però lo lasciamo invecchiare diventa ancora più buono e pregiato.
Ora, però, bambini, è bene che torniate a casa dagli zii che vi stanno certamente aspettando. Oh, ecco il mio vecchio Dick che viene a cercarmi.
A proposito, voi che volete sapere sempre tutto sicuramente saprete che gli animali domestici sono così detti perché si sono lasciati addomesticare dagli uomini, perché vivono con lui e lo aiutano.Sapete qual'è stato il primo animale a diventare domestico?
Proprio il nostro fedele amico cane!"