Aurora e Giovanni, insieme ai loro genitori, stanno
percorrendo un'autostrada. Come tutti i bambini d'oggi anche i nostri due
piccoli amici sono abituati a queste ampie e dritte strade percorse da tante
veloci automobili. Ma le strade di questo genere non sono sempre esistite e
Aurora, più curiosa che mai, vuole saperne di più.
"Come era il mondo tanti e tanti anni fa quando
non c'erano le strade?"
"Certamente molto diverso da oggi. Però le
strade, seppure piccoline, dei sentieri forse, furono tracciate dagli uomini
preistorici che dovevano inseguire gli animali per dare loro la caccia".
"Chi costruì per primo delle strade come
quelle che abbiamo oggi?"
"Furono gli antichi romani che per primi costruirono delle strade
lastricate cioè con il fondo di pietre. Le costruirono talmente bene che ne
rimangono ancora oggi dei pezzi intatti. Per arrivare prima da un luogo
all'altro cercarono di costruire le strade dritte il più possibile".
"Chi, per primo, ha avuto l'idea di
progettare un'autostrada?"
"Questo merito va ad un italiano che, nel
1924, progettò l'autostrada Milano-Laghi"
"Perché in mezzo all'autostrada c'è una
specie di steccato?"
"Quello che tu chiami steccato è, definendolo
con una parola inglese, il 'guard-rail' e serve ad impedire che, se una
automobile in corsa esce di strada, essa vada a finire sulle altre corsie dove
potrebbe scontrarsi con le automobili che provengono dalla parte opposta"
"Che
cosa vuol dire corsia?"
"L'autostrada, come vedete, è percorsa al centro dal 'guard-rail' oppure
da una lunga aiuola che la divide in due parti uguali. Da una parte e dall'altra
scorrono tre piste separate una dall'altra da una riga. La prima corsia,
limitata da una riga gialla, è la CORSIA DI EMERGENZA dove ci si può fermare
solo se l'automobile è rotta o in casi estremamente urgenti. In caso contrario
bisogna lasciarla sempre libera perché serve per i soccorsi stradali, per la
polizia, per le autoambulanze che devono accorrere in caso di incidente. La
seconda corsia serve per viaggiare normalmente mentre la terza serve per i
sorpassi"
"Perché ci sono tanti cartelli
stradali?"
"Perché anche sulle autostrade i cartelli costituiscono il solo sistema di
comunicazione con chi guida: con i cartelli si dice all'automobilista quello che
deve fare e gli si forniscono tutte le informazioni che gli possono servire.
C'è un cartello che gli dice di non correre troppo, un altro che gli dice di
non sorpassare, un altro ancora gli indica che ci sono dei lavori in corso
sulla strada, e così via. Ecco un cartello che indica che tra pochi chilometri
ci sarà un meccanico che può aiutarci se la nostra macchina non funziona. Quell'altro
informa il viaggiatore che deve andare dritto se vuole recarsi a Brescia e
invece svoltare a destra, come indica la freccia, se vuole recarsi a Bergamo.
Grazie a questi segnali e molti altri, viaggiare è più facile purché si
rispettino le regole del traffico e si sia prudenti. Anche sulle strade bisogna
essere gentili ed educati".
LA STRADA FERROVIARIA
Oggi Aurora e Giovanni fanno un viaggio in treno con i
nonni. Come è interessante la stazione, con il movimento di viaggiatori e di
treni! Quante curiosità si destano in Aurora e in Giovanni i quali vogliono
sempre sapere la storia di ogni cosa!
"Quando furono inventati i
treni?"
"Prima dei treni, pensate un
po', furono inventate le ROTAIE. Infatti erano già usate nelle miniere per
farvi scorrere i carrelli che trasportavano i minerali estratti. L'invenzione
più importante, naturalmente, fu quella della locomotiva a vapore capace di
trascinare dietro di sè molti vagoni pieni di persone, bagagli, pacchi, posta.
La LOCOMOTIVA venne inventata tra la fine del Settecento e l'inizio
dell'Ottocento da un inglese. Questa "nonna" di tutte le locomotive la
si può ammirare al Museo di Scienze di Londra, in Inghilterra"
"Perchè certe locomotive fanno
fumo ed altre no?"
"Quelle
che, come dici tu, fanno fumo, sono le locomotive a vapore e funzionano grazie
al carbone che viene bruciato nella caldaia. Quelle invece che non fanno fumo
sono i LOCOMOTORI cioè delle locomotive che funzionano con l'ausilio
dell'energia elettrica che arriva ai loro motori attraverso i PANTOGRAFI
cioè quelle asticciole di metallo che si trovano sul tetto del locomotore
stesso. Poi ci sono le AUTOMOTRICI cioè quelle locomotive che funzionano
perché alimentate da una specie di benzina".
"Perché le rotaie sono
appoggiate su sassi e pezzi di legno?"
"I sassi costituiscono la
così detta MASSICCIATA. La grossezza dei sassi, o meglio del pietrisco, viene
calcolata accuratamente dalle persone che studiano la costruzione delle strade
ferrate di modo che i treni che vi passano sopra possano avere sotto di loro una
base solida e che non si rompa. I pezzi di legno sono invece detti GHERINE o
TRAVERSE e servono a tenere stabili le rotaie sulla massicciata"
"A che servono gli
scambi?"
"Servono a spostare una parte
del BINARIO perché il treno possa cambiare direzione"
"Che
differenza c'è tra binario e rotaia?"
"Il binario è formato dalle
due rotaie che corrono parallele"
"A cosa servono quei grossi
chiodoni che si trovano tra un vagone e l'altro?"
"Sono i RESPINGENTI. Si tratta
di una specie di molla che serve a rendere meno brusco il colpo che i vagoni si
danno l'uno contro l'altro quando il treno si ferma"
"Perché per andare in treno
bisogna comperare il biglietto?"
"Perché per far funzionare
i treni, tenerli puliti, alimentarli con l'energia elettrica o con il carbone o
con il diesel, pagare tutte le persone che conducono i treni, controllano i
motori e stanno attenti a che tutto funzioni nel migliore dei modi, occorre
molto denaro e questo denaro viene in parte recuperato con la vendita dei biglietti"
IL PORTO
Aurora e Giovanni, con i loro genitori, si recano a
visitare il porto di una grande città di mare. Ecco il porto davanti ai loro
occhi e anche in questa occasione i nostri bambini pongono un sacco di domande.
"Com'è fatto il porto?"
"Vedere quella specie di lungo muro che si vede laggiù, in mezzo al mare?
E' la DIGA FORANEA. Grazie a lei e alla DIGA FRANGIFLUTTI, che è unita alla
terraferma, anche quando il mare è molto mosso, l'acqua del porto si mantiene
abbastanza calma. Sulle dighe ci sono sempre delle lampade dette FARI. Questi
indicano, anche da lontano a chi naviga, dove si trova l'ingresso del porto. I
fari emettono degli speciali segnali luminosi grazie ai quali i naviganti, a
seconda del tipo di luce che vedono e a seconda del modo in cui questa luce si
accende e si spegne, possono capire dinnanzi a quale porto si trovano. Nei porti
vi sono delle piccole imbarcazioni chiamate PILOTINE. Quando arriva una nave la
pilotina la va incontro per assicurarsi che tutto vada bene e che non ci siano a
bordo persone ammalate le quali potrebbero diffondere a terra la malattia di cui
sono portatrici. Vi sono anche imbarcazioni chiamate RIMORCHIATORI. Vedete
com'è piccolo un rimorchiatore? Però è fortissimo ed è in grado di trainare
le navi molto grosse che non possono, data la loro mole, compiere le manovre di
attracco nel ristretto spazio del porto".
"Perché il porto è diviso in tante zone?"
"Perché esistono imbarcazioni di tanti tipi e metterle tutte insieme
creerebbe una grande confusione. Perciò è meglio che da una parte stiano tutte
le imbarcazioni private come le barche a vela e i motoscafi; da un'altra parte
si ormeggino le
navi mercantili cioè quelle navi che portano le merci; e da un'altra
parte ancora, possibilmente più lontana, attracchino le petroliere, navi
necessarie, ma che spesso con i loro scarichi, sporcano il mare. Le navi
passeggeri, infine, hanno una zona riservata tutta per loro e usufruiscono anche
di una stazione marittima cioè il luogo dove transitano le persone in arrivo e
partenza",
"E' vero che le navi passeggeri sono come delle città galleggianti?"
"Si, Sulle navi passeggeri oltre ad esserci le macchine che muovono le
eliche che spingono la nave stessa, c'è tutto ciò che serve per trascorrere
piacevolmente le giornate di navigazione: comode
camere per dormire dette CABINE, ristoranti e bar per mangiare e bere,
cinematografi, sale per feste e per giochi, piscine. Anche io e papà abbiamo
fatto una crociera su una di quelle navi stupende sapete?"
"Che bello, mammina mi
racconterai un giorno dove siete stati?"
"Ma certo Giovanni"
"Come mai le navi che sono così grandi e tanto pesanti possono
galleggiare?"
"Moltissimi anni fa, uno studioso scoprì che l'acqua dà una certa spinta
verso l'alto agli oggetti che vi si appoggiano sopra. E' una cosa un po'
difficile da spiegare, ma, a casa, potremo fare una prova ed allora vedrete e
capirete da soli come stanno le cose. Riempiremo d'acqua la vasca da bagno e
poi, sopra, appoggeremo una pentola abbastanza larga e pesante. Vedrete che la
pentola non andrà a fondo, ma galleggerà, proprio come un nave.
A questo punto, spingeremo la pentola verso il fondo per farla affondare e
vedrete che non sarà tanto facile perché l'acqua spingerà da sotto e opporrà
resistenza alla pentola. Questa forza opposta dall'acqua al fondo della pentola
è la stessa forza che tiene a galla le imbarcazioni. Ed ora osserviamo le navi
che sono davanti a noi in porto. Una persona esperta distingue una nave da
un'altra dalla forma che ha. Le navi passeggeri, ad esempio, si riconoscono
perché hanno pochi alberi"
"A che cosa servono gli alberi sulle navi?"
"Gli alberi che vediamo sulle navi moderne non hanno più il compito, come
su quelle antiche, di reggere le vele. Sono dei PICCHI DI CARICO cioè dei pali
che servono, con funi e carrucole, a caricare e scaricare le merci. Sulle navi
passeggeri ce ne sono pochi perché le merci da caricare sono poche".
"Allora quando su una nave ci sono tanti picchi, quella è una nave che
porta merci?"
"Esatto, Giovanni. Quelle sono navi mercantili"
"Papà, spiegami come fa il sommergibile ad andare
sotto l'acqua"
"Il sommergibile è una nave tutta di
ferro, chiusa ermeticamente di modo che nemmeno una gocciolina di acqua possa
entrare dentro e renderla più pesante. Però ha dei grandi serbatoi pieni di
aria, come pallocini, i quali lo tengono a galla. Quando il sommergibile deve
andare sotto l'acqua vengono aperti i serbatoi di modo che l'aria, che è
leggera esce, e al suo posto entra l'acqua che invece è pesante. Per questa
ragione il sommergibile si immerge. Quando poi, deve ritornare a galla, viene
compiuta l'operazione contraria e cioè dai serbatoi si fa uscire l'acqua che è
pesante per far entrare di nuovo l'aria leggera. In questo modo il sommergibile
può riprendere a navigare in superficie.
Ora sapete parecchie cose anche su questo antico mezzo di trasporto. Uno
di questi giorni andremo a vedere gli aeroplani".
L'AEROPORTO
Un modo piacevole per trascorrere un po' di tempo
all'aria aperta in una bella giornata di sole è quello di andare a guardare gli
aeroplani. Aurora e Giovanni stanno osservando insieme ai loro genitori, con
molto interesse il traffico aereo dalla terrazza di un grande aeroporto. Ci
sono aerei che atterrano ed altri che decollano, passeggeri che arrivano ed
altri che partono.
"Quella grande sala che abbiamo appena lasciato è
l'aerostazione da dove passano tutte le persone in arrivo o in partenza. Dinanzi
a noi abbiamo tutto l'aeroporto"
"Com'è fatto l'aeroporto?"
"Quella è la TORRE DI CONTROLLO dove sta tutto il
personale che deve stare attento perché tutto vada bene e cioè che ogni aereo
abbia la sua pista e lo spazio in cielo per partire, anzi è meglio dire
decollare, e per atterrare.Sopra alla torre c'è il RADAR, il
quale è uno speciale strumento che serve per poter vedere un aereo e sapere
esattamente dove si trova anche quando è buoi o c'è nebbia. Si tratta di uno
strumento veramente importante ed utile che permette di far volare e atterrare
un aereo senza pericolo. Quei grandi capannoni che ci sono laggiù sono gli
HANGAR cioè le officine nelle quali gli aerei vengono controllati da esperti
meccanici. Gli aerei trasportano molte persone e devono essere sempre
revisionati con grande cura perché non devono volare se non funzionano
perfettamente. Ci sono poi le lunghe piste: PISTE DI RULLAGGIO e PISTE DI VOLO.
Le prime sono percorse dagli aerei quando vanno e vengono dai piazzali di sosta
cioè da quelle zone dove stanno fermi mentre si caricano o scaricano i bagagli
e mentre i passeggeri salgono o scendono e dove, inoltre, vengono puliti e
riforniti di carburante. Le altre, che sono lunghissime, servono al decollo
degli aerei".
"Papà, ci spieghi come fanno gli aerei a
volare?"
"Per capirlo bisogna osservare attentamente la
forma delle ali. Esse sono piatte di sotto e tondeggianti di sopra. Quando
l'aereo deve partire fa, dapprima, una lunga corsa sulla pista di volo durante
la quale i motori, spingendolo, gli fanno acquistare sempre più velocità.
Mentre l'aereo corre l'aria passa molto velocemente intorno alle sue ali che,
proprio a causa della forma di queste, passa più veloce sopra la parte
tondeggiante e meno veloce, ma con più forza, sotto la parte piatta. Ciò
produce una forte pressione dal basso verso l'alto. Questa pressione viene detta
PORTANZA. E
proprio questa pressione, cioè la portanza, che trasporta e tiene sospeso in
aria l'aeroplano"
"Che cosa strana! E come hanno fatto gli
uomini a scoprire questa forza che tiene in aria gli aeroplani?"
"Anche per questa invenzione ci sono voluti
anni e anni di tentativi, di studi e di ricerche. Dapprima l'uomo riuscì a
volare con palloni, dirigibili e alianti. Questi mezzi erano tutti spinti dal
vento che però li trasportava più dove voleva lui che dove volevano andare i
piloti".
"Chi fu l'inventore dell'aeroplano?"
"Il primo aereo a motore che riuscì a
volare per qualche metro fu quello dei fratelli Wright, due americani che,
pensate un po', erano costruttori di biciclette. Dopo questo grande successo, un
po' alla volta, un passo dopo l'altro, si arrivò a costruire aerei sempre più
perfetti e veloci, con motori sempre più potenti, prima ad elica e poi a
reazione".
"Come fa un aereo a girare o a salire o a
scendere?"
"L'aereo è formato da varie parti. C'è la FUSOLIERA cioè il corpo
dell'aereo stesso che è costituito dall'abitacolo del pilota o cabina di
comando, dalla zona passeggeri, dal cucinino dove gli addetti, HOSTESS e
STEWARD, preparano i pasti per i passeggeri, dai servizi sanitari e dal deposito
bagagli. Ci sono poi le ALI che hanno delle parti mobili dette ALETTONI. Questi
ultimi servono per inclinare l'aereo quando gira o, come meglio si deve dire,
quando vira. La coda dell'aereo è costituita dai TIMONI che, proprio come le
code degli uccelli, servono a virare a destra o a sinistra, a scendere o,
meglio, a picchiare, a salire o, meglio, a prendere quota."