Dai ritrovamenti archeologici, armi e attrezzi primitivi,
nonché incisioni rupestri e perfino scheletri giganteschi venuti alla luce
nell'esplorazione delle grotte dei Balzi Rossi una località ad ovest di
Ventimiglia e in altre grotte del Savonese, si è potuto accertare che in
Liguria era già abitata fin dall'età paleolitica, come dire milioni di anni
fa.
In seguito, nell'età neolitica, cioè centinaia di migliaia di anni fa, le
tribù Liguri, che forse provenivano dalla Spagna, sbarcarono sulle coste
d'Italia, valicarono la barriera dei monti e invasero la bella Pianura Padana.
Sette secoli prima di Cristo, avevano superato il Po'.
Più tardi i Galli, scesi dalle Alpi, respinsero i Liguri oltre i monti. Così,
ridotti al possesso della costa, essi divennero audaci marinai e ben presto
intrecciarono commerci con gli altri popoli.
Due secoli e mezzo prima di Cristo, i Romani vollero conquistare la Liguria; ma
vi riuscirono solo in decine di anni, dopo aver costruito la Villa Aurelia, che
da Roma fino in Francia, lungo le coste del Tirreno.
Caduto l'Impero Romano, la Liguria fu invasa e saccheggiata dagli Eruli e dai
Goti e poi subì a lungo il dominio dell'Impero Bizantino.
Alle dominazioni straniere s'aggiungeva il pericolo dei predoni del mare:
Saraceni e Normanni compivano incursioni continue e devastavano i paesi della
costa. I Saraceni furono però sconfitti, con l'aiuto dei Pisani, e i Liguri
posero piede sulle isole di Corsica e Sardegna.
Finalmente, verso il 1000, le città liguri si eressero a libero Comune:
ogni città era dipendente, ma tutte si strinsero in lega contro i pirati;
cominciò così un periodo di benessere. All'epoca delle Crociate, si affermò
la forza di Genova sul mare. Essa aveva stabilito e difendeva i suoi fondachi
(depositi di mercanzie) in tutti i porti del Mediterraneo. Le coste della
Grecia, dell'Asia Minore, dell'Armenia, del Mar Nero, dell'Africa, della Spagna,
videro giungere regolarmente le navi dei commercianti genovesi.
Genova, in quel periodo, allargò i suoi possedimenti anche sul suolo italiano
spingendosi lungo l'Appennino.
Da allora la storia della Liguria si confonde con quella di Genova, ormai
diventata una repubblica: la famosa repubblica marinara di San Giorgio, il cui
stendardo compariva glorioso su tutti i mari.
Genova lottò con la Repubblica di Pisa e la sconfisse nella battaglia della
Meloria (1284). Entrò in conflitto, poi, con la repubblica di Venezia e la
lotta, dopo altre vicende, finì con la sconfitta di Genova, che tuttavia
mantenne intatti i suoi domini sul Tirreno.
Al principio del secolo XV, Genova era ormai padrona di tutte e
due le Riviere. Ma dopo la scoperta dell'America cominciò per questa regione un
periodo di decadenza. Il commercio, che prima si concentrava nel Mediterraneo,
si era spostato verso l'Atlantico.
In quell'epoca, le guerre tra la Spagna e la Francia, e più tardi l'Austria,
ebbero un triste contraccolpo in Italia: dure battaglie furono combattute sul
nostro territorio, che vide scontrarsi Francesi, Spagnoli, Austriaci, e dovette
sopportarne la dominazione.
Durante l'occupazione degli Austriaci, nell'anno 1746, rifulse l'ardimento di un
monello, Giambattista Perasso, detto Balilla; egli, scagliando un sasso contro
una pattuglia di soldati austriaci, chiamò alla riscossa tutti i cittadini che,
nella giornata del 5 dicembre, riuscirono a scacciare l'invasore da Genova.
Ma le continue guerre avevano indebolito la gloriosa Repubblica. Nel 1805,
Napoleone l'unì alla Francia; alla caduta dell'imperatore francese, nel 1815,
la regione fu aggregata al Ragno di Sardegna, sotto i Savoia.
La Liguria diede un eroico contributo al nostro Risorgimento con Mazzini,
Mameli, i Fratelli Ruffini, Nino
B
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