La canzone della nonna
Costantino Nigra
(da "Canti popolari del Piemonte" , Loescher, Torimo)
In mezzo al mare un'isola c'è,
e vi comanda la figlia del Re.
Canta filando l'avola
giù nella stalla. Le tremule note
i bimbi intenti ascoltano
Sonnecchia in culla l'ultimo nipote.
Ogni garzone che passa di là
paga dogana e un bacio le dà
Cala di fuori in gelide
falde la neve nella buia notte,
picchia il rovaio e fischia
nell'uscio fesso e per le lastre rotte.
Gentil Galante nell'isola andò:
la damigella baciare non vuò.
Dura il canto monotono
quand'è lunga la sera, e passan l'ore.
Gli occhi dei bimbi chiudonsi,
e la lucerna crepitando muore.
La damigella suo schiavo lo fa:
se non la bacia, più scampo non ha.
Su la povera paglia
or dormono tutti, l'uno all'altro accanto;
ma, pur dormendo, sentono
piano, agli orecchi, della nonna il canto
Gli han dato un letto di porpora e d'or,
e le catene son fatte di fio.
E van sognando l'isola,
l'isola verde e il giovine prigione,
e la donzella pallida
che i ricci d'or si pettina al balcone.
In mezzo al mare un'isola c'è
e vi sospira la figlia del Re.
E anch'essa al fin la vecchia
dorme seduta con la testa china,
e sogna che nel cofano
c'è ancora del pane un poco di farina.