Vecchierelli al sole
Emilio Praga
(da "Poesie ", Milano, Treves)
Sulla porta dell'ospizio,
dove uscite in lenta schiera,
che vi dice, o miei vecchietti,
questo sol di primavera?
Oh narrate di che palpiti,
tramontati i caldi affetti,
trema ancor l'età senile
all'arrivo dell'aprile!
Della speme tornan gli angeli,
o vi afferra il disinganno?
Dice il cor: siam vivi ancora,
o vi dice: è l'ultim'anno?
Quest'auretta carezzavole,
vecchierelli, vi innamora,
o vi strazia col pensiero
ch'ella è muta in cimitero?
Oh il gennaio melanconico
rammentate, quando il cielo
era bigio, e al letticciuolo
vi assalia la nebbia e il gelo!
Rammentatevi le lagrime
che spargeste in questo suolo;
e gli stenti e gli sconforti
e gli amici che son morti!
E direte - Auretta tiepida;
il Signor t'ha benedetta:
son pur belli in primavera
il giardin, la cameretta!
E direte - Auretta tiepida;
del Signor sei messaggera;
spunti, auretta, il giorno estremo,
noi lassù ci incontreremo!
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