Nel retroterra di La Spezia ci sono delle rovine nella piana del
fiume Magra.
Là, in tempi antichissimi, sorgeva la meravigliosa città di Luni, tutta
circondata di forti mura.
Nel limpido cielo si stagliavano le alte torri e i bei palazzi di candido marmo;
gli abitanti erano celebri per la vita ricca e raffinata.
Ma un giorno il terrore si diffuse per la città: le sentinelle avevano
avvistato all'orizzonte le navi dei predoni.
Erano i Vichinghi, che, nelle loro fredde terre del nord, avevano sentito
narrare meraviglie delle ricche città d'Italia.
- Andiamo a conquistare Roma!
- aveva incitato Hastings, il loro capo. E subito i forti guerrieri erano
partiti.
Così essi raggiunsero in vista di una magnifica città che biancheggiava sulla
costa.
- E' cero Roma! - pensarono quei barbari: - di là trarremo ricchezze immense.
Era invece Luni.
La forte città serrò le porte e si difesero strenuamente; invano i Vichinghi
la attaccarono più e più volte.
Visti inutili tentativi, i predoni ricorsero ad uno stratagemma.
Dai velieri si staccò una barca, facendo segni di pace. Ne scesero degli uomini
che portavano una barella.
- Il nostro capo è stato ferito e prima di morire vuol diventare cristiano.
Lasciate che riceva il battesimo nella vostra cattedrale... - pregarono.
Impietositi e stupiti, gli abitanti di Luni aprirono una porta al piccolo
corteo. Ma quando la barella fu nel cuore della città, ne balzò Hastings. I
suoi compagni afferrarono le armi nascoste sotto le coperte e assalirono gli
abitanti di Luni che, presi alla sprovvista, non fecero in tempo a fermare
l'impeto degli invasori.
La città fu espugnata e distrutta. Di essa rimane solo il ricordo. La zona dove
essa sorgeva conserva oggi il nome di Lunigiana.
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