Essendo divenuta regione autonoma soltanto nel 1963, la storia
del Molise dovrebbe essere di breve data. Invece, pur essendo molte vicende di
questa terra legate a quelle d'Abruzzo, per molto aspetti le storia risulta
autonoma, almeno a partire dal tredicesimo secolo in avanti. Prima, ai tempi dei
Romani, c'erano state le guerre sanniche, poi le invasioni, quelle dei
Longobardi nel 500, quelle dei Bulgari nel secolo successivo e le scorrerie
terribili dei Saraceni. Debellati i quali, nel 915 con la battaglia di
Garigliano, il Molise fu diviso in contee (Venafro, Larino, Trivento, Bojano,
Isernia, Campomarino, Termoli). Particolarmente importante quella di Bojano,
istituita intorno al Mille, dal conte Ugo I de Molinis, feudatario di Molhouse,
dal quale, secondo alcuni, la terra prese il nome: secondo altri, invece, il
nome Molise deriva da un antico castello, di cui ancora oggi rimangono alcuni
resti.
Comunque sia, il Molise viveva già allora di vita propria. La contea nel 1166
fu ceduta da Margherita di Navarra a Riccardo de Mandra; quindi fu assegnata nel
tredicesimo secolo a Tommaso di Celano, al quale fu tolta non svendo egli preso
parte alla cerimonia d'incoronazione dell'imperatore Federico nipote del
Barbarossa. In questo periodo cominciarono i tempi più duri per questa terra
così isolata.
Nel 1260, il re di Napoli Carlo d'Angiò eliminò la contea e la
divise dandola in appannaggio a dei feudatari.
Seguì un periodo particolarmente triste per il Molise che fu teatro delle lotte
tra i Durazzesi, gli Angioini e gli Aragonesi.
In seguito approdarono in Molise i mercenari albanesi, i quali fondarono i
centri di Ururi, Montecilfone, Portocannone, Santa Maria di Magliano.
Sono paesi dove tuttora esistono i vecchi costumi albanesi e si parla ancora
albanese puro. Delle vere isole nel cuore dell'Italia.
Ai primi del Cinquecento la regione fu aggregata alla Capitanata e Lucera ne fu
la capitale. Si aggravarono così le condizioni già tristissime
dell'opposizione feudale già esercitata dagli Aragonesi e dai Viceré spagnoli.
Fino al diciottesimo secolo il Molise visse in una disorganizzazione paurosa, in
mano a baroni che non si preoccuparono minimamente dello sviluppo delle loro
terre. Ma dopo l'occupazione francese, il 27 settembre 1806 Gioacchino Murat
rese il Molise provincia autonoma con i distretti di Campobasso, Isernia e
Larino.
Borboni ed Inglesi alimentarono e finanziarono il brigantaggio per indebolire il
governo francese; ma, quando i Borboni tornarono sul trono, le condizioni non
mutarono in meglio.
Vi furono molti patriottici e insurrezionali subito soffocati nel sangue.
L'unità d'Italia fuse Abruzzo e Molise in una sola regione fino al 1963, quando
il Molise ha raggiunto finalmente l'autonomia.
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